STUDIO TRIOLO del Rag. Alessandro Triolo

Cambio denominazione del Condominio conflitto d'interessi 

Ringraziandola sempre per la disponibilità con cui aiuta chi si trova a fronteggiare amministratori spesso improvvisati e ancor più spesso prepotenti.
Le invio i seguenti quesiti:
Volendo cambiare la denominazione del condominio legata al codice fiscale, quale maggioranza necessita? Quali sono le pratiche da svolgere? L'amministratore si può rifiutare?

Come fronteggiare un Amministratore che quando gli faccio presente che il suo compito sarebbe gestire al meglio la conduzione delle parti comuni, mi ride in faccia?
Come fronteggio un Amministratore che agisce in completo conflitto di interessi, in quanto tutela una maggioranza che è praticamente sua parente a discapito di una minoranza che richiede il minimo per vivere in un condominio decoroso?
La ringrazio ancora per la disponibilità e le porgo i migliori auguri di buon lavoro.

Risposta

La denominazione del Condominio ci vuole la totalità dei millesimi per cambiarla;
le pratiche da svolgere sono presso l'ufficio dell'entrate;
l'amministratore non può rifiutarsi di eseguire un deliberato assembleare in base all'articolo 1130 c. c.;
Può rivolgersi, qualora ne abbia le prove, di una cattiva gestione o che non adempia ai suoi doveri alle autorità competenti;
non si può dichiarare un conflitto d'interessi in questo caso in quanto da codice può anche un condomino assumere l'incarico di amministratore di condominio figuriamoci un parente. Le voglio però rimembrare che per il condominio c'è la doppia maggioranza per deliberare sia quella  dei millesimi di proprietà sia quella dei partecipanti al condominio che noi amministratori chiamiamo volgarmente teste.
Distinti saluti